lunedì 20 giugno 2016

212. A MANO A MANO


Questa mattina, entrando in ufficio, percorrendo il tratto per raggiungere la mia scrivania, tra i soliti sguardi distratti ho incrociato dei sorrisoni di approvazione, qualche mano che accennava il segno di vittoria, occhiolini e pollici alzati. Insomma, muovendomi tra le sedie ed i computer dei miei colleghi,  mi sono sentita come Debra Winger nella scena finale di "Ufficiale e gentiluomo", quando Rechard Gere la prende in braccio e la porta via dalla fabbrica tra gli applausi delle altre operaie che, incantate da quel pezzo di ufficiale urlano: "Brava Paula, così si fa!". No, non ho conquistato nessun uomo fantastico, ho solo dichiarato più volte di avere delle idee, dei desideri, dei progetti e ieri qualche desiderio ha cominciato a prendere forma. Altro che ufficiale e gentiluomo! Sono felice, non riesco a nasconderlo, ed i miei amici lo sanno, e chi mi conosce solo un po' lo capisce: finalmente una parte dei miei connazionali si sta svegliando, comincia a reagire, vuole farsi ascoltare, vuole partecipare! Quanti discorsi sulla necessità di perseguire il bene comune prima ancora dell'interesse personale, quanti confronti, quante riflessioni e quante espressioni di derisione subite! Ma stamattina erano lì, soddisfatti, gioiosi,  i miei "compagni di utopie", sono usciti tutti allo scoperto,  legittimati da un consenso di massa, dai primi vagiti di una rivoluzione difficile, ma possibile. Questa vittoria del Movimento 5 stelle è davvero la vittoria di noi cittadini, non di un partito, di un politico,  ma è una conquista tutta nostra. 
"Ci sono rivoluzioni vere e rivoluzioni annacquate, che si turano il naso, prendono scorciatoie e imbarcano zavorre per fare peso. Io voglio far parte della prima ..." scrive oggi la mia cara amica Laura, e può dirlo forte, lei che è stata tra i primi a credere in questa rivoluzione, attivandosi con il corpo e con la mente, ma soprattutto con il cuore. 
"Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a se soli, e stringono i propositi d'avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro... Accanto agli uomini che concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali mossi da sentimenti diversi hanno l'istinto della costruzione" (Luigi Einaudi)
Un'ultima riflessione,  Einaudi è stato deputato dell'Assemblea Costituente ... ricordate anche questo, quando ad ottobre vi chiederanno di votare per essere autorizzati a distruggere la nostra Costituzione. Viva le apparenti utopie e viva la partecipazione!



3 commenti:

  1. dai tempo al tempo e vedrai come i miei/tuoi connazionali inizieranno a puntare anche il M5S ; è innato nel " connazionale " puntare il dito contro qualcuno e contemporaneamente dimenticare il passato. Vuless' o' ciel che fosse come dici tu, ma non è così; i sintomi del " connazionale falso " lo vedi nell'elezione di Mastella a Benevento e nella strana e variegata difformità di voto nel centro-nord. Se il M5S dovesse a fine 2016 fare il governo, tempo la presa di coscienza dei connazionali dell'evidenza che nun c'esc' niente ed allora punteranno il dito anche contro di loro. In realtà la situazione generale è difficile e complicata e c'è il tema corruzione- lavoro-malavita che non viene affrontato e ci girano attorno. anche adesso sento parlare di no-tav, di no olimpiadi, di no ecoballe , di reddito di cittadinanza...ed il resto ? Non per togliere il merito al M5S, ma non c'è ancora una maturità dell'elettore e né una maturità del politico che ancora fa gioco su temi di grido popolare da stadio, ma non va a cercare di risolvere i veri problemi, perché sa che sono di difficile risoluzione. Allora vedrai il " connazionale " cosa combinerà !
    e finisco sempre con l'antipatico " ed io speriamo che me la cavo " ed aggiungo : tutto quel che accade non è assolutamente solo colpa dei politici , ma in gran parte anche del " connazionale " immaturo e pagnottista che aspetta sempre un proprio rientro dal suo segno X sulla scheda.

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  2. Tutto vero quello che scrivi, Nat, ma io non ho voluto scrivere un post 'tecnico' sul voto, ho solo comunicato le mie emozioni. Io ci credo e ci voglio credere, mi piacerebbe che si pensasse al benessere collettivo prima che a quello individuale, che si aprisse la mente dei miei connazionali, ma sono consapevole che sarà un processo lungo e difficile. A me fa schifo il voto a Mastella, simbolo del clientelismo allo stato puro, del resto, in questi giorni ho ascoltato anche colleghi residenti in piccole realtà, ammettere di scegliere il candidato che avrebbe potuto "aiutarli". Fino a che ascolterò queste dichiarazioni, saprò che il percorso è duro e lungo. Vallo a spiegare alla gente che, se ti condonato l'attuale costruzione abusiva, magari condonano anche altre, e tra qualche anno, alla prima scossetta di terremoto qualcuno ci muore. Vaglielo a dire agli elettori di Mastella che "il posto" al figlio lo pagheranno caro e amaro: minore quantità e qualità del servizio pubblico in primis. Mi fa schifo il voto a Mastella, ma mi fa schifo pure il voto a Sala, tra gli artefici di quel gran flop che è stato l'EXPO. Il discorso è lungo, e va affrontato come si deve. Per ora, lasciami sognare. Buona giornata Nat!

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    1. i sogni, gli ideali, i progetti, gli affetti , le passioni e tutto quanto ci dà la sensazione che potrebbe essere qualcosa di buono per noi o per altri sono sempre da coltivare e da ravvivare...il giorno che non ne avremo più, finirà l'utilità ed il " gioco" di esserci. Anche l'ultimo grande interrogativo, potrà essere il nostro ultimo o magari il primo ( dipende da ciò che incontreremo dopo ) stimolo di conoscenza e quindi di impegno a scoprire.
      Adesso stiamo aprendo un'altra pagina, solo dopo averla letta e intesa potremmo svuilupparla o strapparla per scriverne un'altra.
      Questa è la forza del singolo !
      a proposito c'è un bel film, vecchio, intitolato " la forza del singolo " ambientato in Sud Africa e che narra la storia di un ragazzo che vive tra il razzismo della sua razza verso quelli di colore e la propria voglia di uscire da questo modo di "appartarsi" e considerarsi superiore agli altri solo perchè bianco; questo porterà il ragazzo , poi uomo, ad avere parecchi problemi coi propri simili .
      Accanto alla " forza del singolo " c'è la " grande peste: " l'egoismo e la falsità" del singolo che si riunisce in branchi similari e sparge attorno a se i semi dell'erba cattiva spacciandoli per semi di grano. Vista la camaleonticità dell'essere umano non potrai mai scoprire solo ascoltando parole ed argomentazioni con chi hai a che fare: con il potere del singolo, o con la grande peste !... lo scoprirai dopo, coi fatti ! :) Perciò.....staremo a vedere.

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