giovedì 5 maggio 2016

203. AUGIAS, RESTA AL BAR

Corrado Augias, durante un'intervista a Giovanni Floris, parlando della piccola vittima del Parco Verde di Caivano, ha affermato di essere rimasto colpito dal “contrasto che c’è tra lo sfondo e questa bambina che aveva 5-6 anni… la guardi bene… guardi com’è atteggiata, e com’era pettinata, e come sono i boccoli che cadono… Questa è una bambina che a 5-6 anni si atteggia come se ne avesse sedici o diciotto. Questo stridore mi fa capire che anche lì si erano un po’ persi i punti di riferimento”. 
I punti di riferimento, i limiti, il controllo lo ha perso lei, caro Augias. Queste stesse affermazioni sarebbero state condannate da quella persona che non moltissimi anni fa, guardavo ammirata mentre conduceva Telefono giallo. Cosa le è successo? Forse fingeva allora?
Certe persone dovrebbero smettere di andare in tv ad una certa età, dovrebbero stare zitti e limitarsi a sparare cazzate al bar. Augias era un uomo intelligente e di grande cultura, ma l'età lo ha trasformato in un vecchio nostalgico, imprudente e forse anche troppo malizioso. O forse sono io ad essere cresciuta e a capire alcuni meccanismi che prima mi erano ignoti. Mi fa ribrezzo chi parla in questi termini della vittima di una barbarie infinita, quasi a volerla giustificare a voler sminuire la brutalità del reato. Ma come si permette? Ma come si fa a dire certe cose? Come si può parlare al pubblico così?  Far notare quanto il degrado sociale porti ad una visione esasperata della realtà, in tutti gli ambiti, è giusto, ma non era opportuno accostare la riflessione alla vicenda, è stato come lasciare intendere che gli atteggiamenti della bambina, perché di una bambina si sta parlando, abbiano potuto provocare la reazione folle dell'omicida. Questo bigottismo ottuso, questa lettura biecamente maschilista, degna della peggiore cultura cattolica, non è accettabile, nella maniera più assoluta. Non è corretto nei confronti di Fortuna innanzitutto, e di tutte le vittime delle violenze sessuali, ma è anche tristemente diseducativo, perché avalla comportamenti brutali ed ingiustificabili. Insomma Augias, riferisca le sue osservazioni  agli amici del bar e si accontenti dei compensi ricevuti per le sue prestazioni passate, più argute ed opportune. Inoltre, se pensa che una bambina coi boccoli possa essere maliziosa, se certi atteggiamenti la turbano, si faccia qualche domanda, magari ne parli con uno specialista.


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