domenica 14 febbraio 2016

189. VINCERE L'ODIO

C'è la giornata della memoria, la festa della mamma e del papà, la festa dei nonni, quella dell'amicizia, dei compagni di scuola, dei nemici, dei separati, del vicino, del bagnino, dei frollini e dei bigodini, celebriamo ogni personaggio minimamente famoso alla sua morte e non vogliamo festeggiare l'amore?
Ma perché certi si accaniscono proprio sulla festa del 14 febbraio? Sì, d'accordo, è una festa commerciale, chi si ama si festeggia ogni giorno e bla bla bla ... Ma a me San Valentino non dà alcun fastidio, per me che sia spontaneo o indotto, un gesto d'amore resta sempre un gesto d'amore. Mi piace guardare le giovani coppie che si scambiano fiori e profumi, mamme che regalano cioccolatini e pupazzi ai propri figli, bambini che scrivono lettere d'amore, che oramai ci sono rimasti solo loro a scrivere le emozioni su di un foglio, e vecchi che si tengono la mano al ristorante. Mi piace ogni parola, ogni espressione dell'amore, e non è necessario avere un partner con cui festeggiare. Certo, è la festa degli innamorati, quindi si presuppone che la si debba condividere con l'altra metà della mela, ma se non la si trova, se non c'è più, se c'è inconsapevolmente, perché rinunciare ai festeggiamenti? Per me ogni motivo è valido per regalarsi emozioni. Se siete arrabbiati perché siete stati lasciati, fregatevene, forse vi aspetta qualcosa di meglio, mangiatevi un bel pezzo di cioccolata davanti ad un film (Harry ti presento Sally potrebbe andar bene). Se siete tristi perché credete di essere innamorati di qualcuno che non ricambia, rasserenatevi, ché l'amore vero è solo quello reciproco: è come una sorta di incastro tra due metà del guscio di un uovo, un ricomporsi di un corpo spezzato in due. Se non vi ama non è lui e voi non ne siete realmente innamorati, Amate e siate sfrontati, non temete di scontrarvi con una delusione, aspettate se c'è da spettare, non forzate, ma andate diretti alla meta, alla velocità opportuna. Non ci sono amori impossibili, l'amore se ne frega di tutto! L'amore si insinua dove sembra non esserci spazio, dove non si vede luce, tra persone apparentemente troppo distanti, o troppo vicine come un'estensione di sé, un'abitudine. L'amore va celebrato, diffuso come un contagio, riscoperto, rigenerato, coltivato. Innamorarsi è facile, almeno per quelle come me che si appassionano alla bellezza, alla diversità, al vissuto di ognuno, agli eventi inenarrabili ed a quelli noti e prevedibili. La carica che dà l'amore, è meravigliosa e si autoalimenta.
Vi auguro un buon San Valentino e lasciate perdere i disfattisti, amatevi e mangiate cioccolatini, ma attenti a non dar troppo credito alle frasi che vi trovate dentro, e neanche alle blogger in vena di romanticismi ...

P.S. Su Sanremo forse vi dirò poi, nel frattempo, viva Elio!



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