mercoledì 16 settembre 2015

173. SIMONA

Da me

Ho imparato così,
che la felicità nasce dai momenti più difficili,
quando nulla sembra più possibile,
quando hai investito ogni energia,
e oramai il dolore è divenuto accecante.

Sei arrivata con l’idea di onnipotenza,
come un vulcano in eruzione che distrugge tutto,
con impeto e coraggio spaventa e disorienta,
ma inaspettatamente foriero di gioia,
dona alla terra meravigliosa nuova linfa, immensa fertilità!

Tu, vita dalla vita,
vita che dà vita,

tu, figlia da me


Eh sì, Simona, quattro chili e duecento grammi di morbidezza, venuti al mondo con parto spontaneo senza epidurale, sono davvero la prova della vita dopo la morte! E sembra quasi che il tuo ruolo continui ad essere questo: mi ridai la carica ogni volta che la mia serenità è in pericolo, ogni volta che mi sembra di essere sull'orlo di un precipizio, arrivi tu. Oggi compi otto anni, ma per la statura si direbbe che ne hai almeno dieci, e forse per questo non appari subito dolce e tenera quanto sei, perché il tuo corpo trasmette subito l'idea di forza e scarsa delicatezza, ma sei tremendamente sensibile e passionale! Sai Simona, questo è uno dei miei 'complessi', non che io sia alta, ma il corpo per niente esile non mi ha mai aiutata. Ho sempre mostrato di essere forte e combattiva, e forse lo sono per davvero, ma ti posso garantire che spesso avrei voluto apparire più fragile, avrei voluto che fosse il mio corpo a chiedere aiuto per me. Invece mi tocca sempre stare lì a rimboccarmi le maniche da sola, ad asciugarmi gli occhi da sola, come se la morbidezza del mio aspetto potesse attutire anche gli urti della vita. Invece in certe occasioni non sai quanto avrei dato per un abbraccio, per una carezza di conforto, per un gesto protettivo! Poi arrivi tu e mi guardi, e se vedi gli occhi velati di lacrime mi dici: <<Mamma, ti prego, sorridi, sei così bella quando ridi!>> come se la mamma fossi tu, e poi mi tiri gli angoli della bocca all'insù con le tue ditine.
Hai annunciato ovunque da giorni il grande evento, vuoi che tutti sappiano del tuo compleanno, così che siano in tanti a farti gli auguri.  Sei un'esplosione di allegria, così solare ed espansiva, tanto da far sorridere chiunque ti incontri. Adoro il tuo interesse per il cinema, per i film di qualsiasi genere, basta che in TV non ci sia il bollino rosso! Hai già capito, dopo aver visto tutta la serie tratta dai romanzi di Inga Lindstrom, che gli attori nordeuropei fanno cagare. Mi fai ridere quando rispondi alle classiche domande retoriche per bambini con il tuo disarmante "E' ovvio!", e quando fai diecimila domande per capire BE-NE come è andata una questione, perché nella tua mente ogni tassello sia al suo posto e non ci siano dubbi sulla sequenza degli avvenimenti, e soprattutto che non ti sia stata fornita la versione per bambini. Sei sorprendente quando crei delle fantastiche sceneggiature per i tuoi pupazzi, e fai parlare le bambole con le tue vocine sbeffeggianti, come l'altro giorno, quando simulavi il pianto di una bambola per la morte di un'altra e, al disappunto della baby sitter, avevi risposto: <<Guarda che è normale: prima o poi si muore!>>. Mi fai impazzire quando litighi con tua sorella e poi corri ad abbracciarla, come se fossi tu la più grande. E cosa dire di questa estate, quando andavi in bicicletta urlando <<La vita è bellaaaa>> e, dopo aver lasciato il manubrio per allargare le braccia al vento, cadevi e ti sbucciavi le ginocchia! Quante cadute! Mi fai commuovere e al tempo stesso mi diverti quando mi definisci "una brava ragazza" guardandomi con aria sorniona, sorridendo a labbra strette e ondulando lentamente la testa su e giù. Oggi ti voglio festeggiare come si deve, cucciolo mio, perché un compleanno è un compleanno, e quando mi dirai: <<Mamma, ma mica metti la mia foto su Facebook per farmi fare gli auguri da tutti?>>, io ti risponderò: <<E' ovvio!>>. Auguri super Simo.



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