giovedì 26 dicembre 2013

76. MAGIA DEL NATALE

Simone lavorava da impiegato in uno studio contabile, aveva la sua bella famiglia, una moglie coetanea, un figlio quasi maggiorenne ed una figlia adolescente. Una vita "normale", tanto normale da essere noiosa. Aveva una collega che spesso finiva per assecondare il suo istinto animale, qualche amica che saltuariamente incontrava per sentirsi ancora vivo e "giovane", per sentirsi ancora un uomo libero e non un padre o un marito con le sue mille responsabilità, per sentirsi Simone e basta. Simone aveva un sorriso per tutti, anche in famiglia, ma aveva un po' meno allegria di un tempo. La famiglia gli stava stretta e quella moglie sembrava non essere più la donna di una volta, quella ragazza bella e allegra che aveva sposato 18 anni prima. La vita scorreva veloce tra gli impegni quotidiani e le piccole divagazioni, tra il lavoro e le uscite domenicali, tra i week end sulla neve e le vacanze al mare, tra la scuola dei figli e le scadenze del mutuo. Rita, la moglie, faceva la maestra d'asilo in una scuola privata, la sera era sempre stanca, era una donna curata, ma spenta da una routine, da una quotidianità troppo pesante. Una sera Simone aveva scoperto che Rita intratteneva una romantica relazione virtuale con uno sconosciuto e ne era rimasto fortemente turbato, ma inaspettatamente non aveva avuto la reazione che si sarebbe immaginato di avere in quella situazione. Spense il computer e non ne fece parola con la moglie. Passarono i giorni, le settimane, e d'un tratto era arrivato Natale. Come ogni anno, si erano riuniti con i familiari per festeggiare, Simone amava stare in casa assieme a tutti, amava l'abbondanza della tavola, i sorrisi dei figli, i consueti sfottò allo zio di turno, gli sguardi complici con il cognato ironizzando sulla mise della suocera, amava quella tradizione rassicurante. Rita era lì, sempre presente per lui e per i figli. Dopo il pranzo del 25 si erano messi tutti a giocare, ma mentre si chiamavano i numeri della tombola, tra una battuta ed un'altra, tra un ambo ed una quaterna, Simone si assentava con la mente e si soffermava ad osservare gli altri. All'improvviso i suoi occhi si posarono su due labbra rosse e generose, sulla sensualità del corpo morbido che si muoveva poco distante da lui, sulle mani eleganti, sugli occhi grandi e lucidi che un istante dopo lo sorpresero. Si sentì come un bambino beccato con il barattolo di nutella tra le mani, era rimasto incantato, quasi incredulo, quel corpo, quelle labbra, quegli occhi lui li conosceva bene, ma aveva dimenticato quanto intensi fossero, la guardava mentre portava il pandoro alla bocca e pensò che quella fosse una delle scene più erotiche alle quali avesse mai assistito. Si alzò di scatto, prese quella mano tanto elegante, la strinse forte e trascinò tutto il corpo con sè. Simone la portò lungo il corridoio e poi nella loro stanza, senza pensare a niente ed a nessuno, avvolse la moglie in un amplesso senza eguali e l'amò come non faceva da tempo. 

2 commenti:

  1. questo è uno degli effetti che provoca l'abbuffata innaffiata con il vino......
    :) :) :)
    aspetta il 31 e vedrai di meglio....c'è anche chi tra un cin cin ed un augurio alle 00,01..ha fatto le avances alla suocera ... :)
    Ciao.....( battute post natale ...che poi sarei io...)

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