martedì 23 luglio 2013

44. E SIAMO NOI CHE ABBIAMO INTORNO AI 40

Negli ultimi tempi, anche grazie alla mia nuova attività di blogger, trascorro molto tempo sul web e vedo e leggo sempre maggiore disorientamento, soprattutto tra i miei coetanei, quelli nati tra il '65 ed il '75. Siamo una generazione orfana di ideologie, di progetti per il futuro, condividiamo milioni di parole al giorno, musica, stati d'animo, ma non condividiamo valori, idee e programmi per il futuro. Siamo figli di democristiani, qualcuno tendente al socialismo, siamo nati nell'agiatezza di un bel Paese in fiore, in ripresa, dopo un lungo dopoguerra. Siamo nati in un periodo di ottimismo, di grandi speranze di aspettative disattese. A poco a poco, ci hanno tolto tutto ... ci hanno tolto il lavoro, ci hanno tolto la fiducia nelle istituzioni, la speranza per il futuro! Ci hanno stordito con un'informazione - non informazione, ci hanno distratto con una televisione volgare e demenziale, ci hanno convinto che in fondo la vita è nelle quattro mura di casa. Non abbiamo rispetto della cosa pubblica, non riusciamo a convivere sereni neanche all'interno di un condominio, figurarsi in un'intera nazione ... Cosa ci è successo? Siamo sempre stati un popolo di provinciali: l'Italia è fatta soprattutto di piccoli centri ed all'interno delle grandi città si fa molta vita di quartiere. Ma questo aspetto prima arricchiva la nostra cultura di tradizioni, di lingue ed espressioni diverse, era un motivo di scambio e quindi di crescita. Adesso, queste stesse caratteristiche ci hanno reso gretti e meschini, restii agli spostamenti, al confronto, alla reale condivisione. Adesso questo verbo tanto inflazionato, si usa sui social network per diffondere musica ed inutili aforismi che non hanno proprio niente di nuovo da dirci. Abbiamo menti talmente atrofizzate, non più educate al ragionamento, al l'elaborazione delle informazioni che riceviamo ... Non abbiamo più rispetto per niente e per nessuno, sappiamo cliccare su 'mi piace' ma non sappiamo più dire ad una persona 'grazie', o 'scusa'. Consumiamo tutto molto velocemente, tanto da non avere più il tempo di amare davvero, di soffrire davvero, tanto è tutto attenuato, mitigato da una falsa condivisione che ci rende egoisti e distratti. Inoltre, in particolar modo per la mia generazione, in questa fase della vita si aggiunge un senso di noia, in assenza di grandi obiettivi da raggiungere: bene o male ci siamo sposati, abbiamo avuto dei figli, abbiamo trovato in lavoro, insomma, la gran parte di noi vive senza prospettive, senza un fine immediato da realizzare. Allora ci sentiamo insoddisfatti, ci rifugiamo in una realtà virtuale parallela, qualcosa che ci fornisca in po' di adrenalina per affrontare la nostra vita spesso monotona e rituale. Ci mancano gli ideali, la voglia di aggregarsi per combattere le ingiustizie sociali, per ottenere semplicemente il rispetto della nostra dignità. Non siamo scesi in piazza dopo le ultime elezioni, quando hanno ignorato la volontà del 25% degli Italiani; quando il Presidente della Repubblica ha acconsentito alla nascita di un governo assurdo, composto da due schieramenti ufficialmente opposti; non siamo scesi in piazza per cacciare Alfano dal governo dopo l'ultima figura di merda mondiale: avere mandato nelle mani del loro persecutore una donna e sua figlia senza garantire loro un minimo di protezione. Avremmo dovuto scendere in piazza per cacciare dal Parlamento un essere come Calderoli, ignorante ed ottuso. Non muoviamo più un dito per nulla, non ci indigniamo più per nulla: ci danno da mangiare cibi avvelenati, ci rubano i nostri risparmi, ci hanno tolto il futuro ... Cosa stiamo aspettando? Una generazione di qualunquisti, senza coraggio ... Aspettiamo che un sindacato ci aiuti a scendere in piazza, quando poi i sindacati stessi sono complici dei nostri governanti ladri e bugiardi. Se ancora proviamo un'emozione nel guardare i nostri figli, se ancora riusciamo ad avvertire un brivido nei momenti di grande aggregazione, che sia in un'assemblea di lavoratori, ad un concerto, o anche allo stadio ... Se ancora pensiamo che assieme si possa fare qualcosa ... Allora proviamo ad unirci, a scendere in piazza, ad imporre la volontà della maggioranza dei cittadini italiani. Uniamoci per dimostrare che possono toglierci tutto, ma non l'amore per noi stessi, per i nostri figli! Solo l'amore ci può salvare. Non cerchiamo adrenalina in un  surrogato d'amore, relazioni illecite o piccole trasgressioni, incanaliamo tutta l'energoa dei nostri sentimenti in un'azione comune che sia di rivolta, di disperata difesa dell'amore proprio. Ci hanno tolto tutto, ma abbiamo ancora un cuore che batte e facciamolo sentire!

5 commenti:

  1. perfetta analisi..condivido in pieno.
    Mi chiedevo cosa è cambiato rispetto agli anni '70..perchè adesso è così ?
    per quanto mi riguarda se chiudo gli occhi e ritorno indietro di 30 anni......vedo un mondo nel quale c'erano degli schieramenti ben definiti sia in Italia che all'estero: le posizioni erano abbastanza precise e ti schieravi o da un lato o dall'altro. Il lavoro non era una chimera; se studiavi sapevi che avresti trovato un'occupazione e questo è quanto è accaduto sia per me che per i miei amici. L'economia e la politica stava sanguisugando risorse virtuali ? perciò si andava avanti ? Non so rispondere..certo il mondo non era quello di adesso..c'erano pochi paesi che dettavano legge, mentre gli altri erano ancora allo stato quasi coloniale.
    Beh questa visione ..ci dava egoisticamente energie...ed eravamo vivi...forse come è vivo un uccello che non si è reso conto di essere in una grossa gabbia della quale non vede ancora i confini ( come in Truman show ). Con il tempo abbiamo esagerato..i nodi sono venuti al pettine..gli altri si sono resi conto che potevano ambire alla ricchezza e tutto è collassato...ed è collassata anche la nostra " energia " ..se poi ci metti che ci siamo sorbiti negli ultimi anni degli esempi di malaeducazione..tipo la politica mirata " unicamente " al benessere personale di chi la pratica e i messaggi fuorvianti della tv spazzatura che per fini di lucro ( pubblicità e abbonamenti ) ti fa credere che puoi diventare chiunque ( ed invece non è vero ! )...allora ti rendi conto del perchè adesso siamo fiacchi..privi di energie e di obiettivi.
    Io penso che risorgere non sia una questione unicamente di ribellarsi a chi adesso governa,ma una questione più grande..di " nuovo modo di vivere insieme e sfruttare le risorse " . Non possiamo pensare , adesso , di andare avanti aggiustando un poco gli schemi che ci hanno portato al collasso economico e psicofisico..( una nota: anche la Cina e l'india ad esempio..vedranno la fine tra qualche anno ). Si deve rivedere il modo di guardare " l'altro" il modo di sfruttare le risorse " globalmente e in unione "..in pratica si deve ridistribuire equamente il benessere e....vedrai che ..forse...risorgerà l'energia e gli obiettivi...che ..però..diventeranno " per il bene di tutti" .
    Quanto spero che avvenga..è però un'utopia...e se dovessi giocarmi adesso 10 euro li giocherei per un probabile crack totale..perchè gli esseri umani non sono come Mavi..come Nat o come altre persone...la maggioranza è come quelli che ci hanno portato al collasso.
    Sono pessimista...pensa che un mio motto è " finchè c'è l'Islanda, L'Alaska..la Groellandia etc, posso ancora salvarmi " ..sai perchè ? Perchè egoisticamente è una fuga, lontano dal marcio, in luoghi ( forse mi illudo ) con pochi abitanti..natura a volte ostile e dove dovrei vivere solo con me stesso e con la natura......ma è un illusione .Ritornando al Truman show: ti sembra possibile che puoi ( io ) salvarti scappando in un angolo ameno della gabbia mentre il resto della gabbia sta bruciando e tu fai finta di non vederlo ? No di certo ..è solo questione di tempo e farai la stessa fine.
    Si confida in aiuti celesti :))
    Ciao Mavi

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  2. Il tuo più bel post... Sinora...

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    1. ... nn voglio darti spunti ,
      o fare critiche ..
      mi limitero' a commentare ...
      l'amore e il cuore , nn sono piu' un sogno irraggiungubile .. hai ragione ... Mavi ...
      ... cerchiamo il bello delle cose ... e niente piu' sorrisi forzati ... e poi c'e' la musica grazie al cielo.. baci da Candy ^_^ ***

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  3. Venendo al merito, con un po' di immodestia, il problema è semplice. Prima dell'euro, campavamo una bellezza, svalutando continuamente la lira e così, producendo beni di qualità, eravamo molto competitivi. Tutti compravano da noi, perchè facevamo cose belle e di buona qualità a basso prezzo per la gran parte del mondo. Poi è arrivato l'euro, un po' di norme antievasione blandamente serie (vi ricordate gli assegni a me medesimo girati all'infinito? Sembra un secolo fa...) e il giocattolo si è rotto. Tutto qui. Si aggiunga una politica personalistica e una cultura di livello infimo (mica tanti anni fa avevamo Pasolini, Bertolucci, Fellini, Levi, Ginzburg, Calvino, mo' chi abbiamo?) e la frittata è fatta... Si aggiungano poi 5 Regioni assolutamente gestite dalla criminalità organizzata (che ha colmato le lacuna clamorose della politica di cui sopra) e altro che frittata...

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  4. Un onore avere la dedica di un post, poi di un tuo post, di cui sai sono un estimatore. Però che "amarezza"!! Ecco vedi? parlo come un figlio di questa "generazione di fenomeni", cresciuti a merendine e Drive in!! Non posso commentare quanto hai scritto perché, se non si critica, i commenti accondiscendenti sono solo noiosi ed io finirei solo per mettere in fila una serie di "è vero", "hai proprio ragione", "son d'accordo" pur di soddisfare l'onanistico piacere di scrivere e leggermi da solo! Sarebbe poco costruttivo, in gergo si definisce "transazione simmetrica": ti rispondo esattamente come vorresti che ti rispondessi, adeguandomu alla modalità che tu hai scelto...'na pall' insomma!
    Quindi avallerò quello che hai scritto, con un piccolo aneddoto della mia recente esperienza oltre adriatico. Parlando con un autoctono pari requisiti, l'argomento unico, tipico per instaurare una conversazione "(con)senziente" era il più ovvio terreno fertile delle giooovani donne, vaganti intorno a noi e, volutamente genralizzando (come ogni discorso da bar che si rispetti) chiedevo come mai sembrassero quasi, senza inibizioni, quasi esibizioniste, senza alcun pudore svestite! E la risposta senza esitazioni, secca e sicura è stata, qui, parliamo tutti così bene l'italiano e vi conosciamo così bene perché son 30 anni che guardiamo solo Mediaset...!!! Ed ecco spiegato tutto!! L'immagine, il concetto della donna, con tutto ciò che ne consegue... Lì, ha condizionato, prodotto una generazione sessista, da noi ha fatto anche altri danni, considerando che, l'ideatore e padrone, ha avuto potere praticamente in tutti i campi, comprando e quindi gestendo direttamente o indirettamente opinioni, pensieri, persone, condizionandone i comportamenti. Insomma siamo già fottuti.
    In conclusione quindi penso che anch'io mi riservo un posto dove rifugiarmi quando tutto sarà ormai perduto ma, essendo inesorabilmente figlio della stessa (s)cultura ("s" privativa!), e con tendenze meno eremitiche dell'amico di penna che mi ha preceduto, piuttosto che in Groenlandia con i Caribù, ahimé sfrutterò il tipico fascino italiota dell'ultrasettantenne andando dai cugini oltreadriatico!!!

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