venerdì 31 maggio 2013

20. LUOGHI COMUNI (SECONDA PARTE)

1) In casa non c'è più dialogo.
In quale casa? Fatemelo sapere perché magari ci vado. A casa mia è un continuo parlare, raccontare, chiedere, contestare ... pensate che per riuscire a dire qualcosa ho dovuto aprire un blog!
 
2) I giovani guardano troppa televisione.
Perché le persone anziane hanno altri interessi? I giovani hanno da frequentare la scuola o l'università, generalmente praticano uno sport, amano conversare al telefonino e chattare con gli amici, ecco, forse adesso si potrebbe dire: I giovani guardano troppo FB! Questo sì, ma proprio perché lo possono fare dal telefonino mentre sono in movimento, o comunque fuori casa.
La TV la guardano soprattutto le persone dai 60 in su, ma su questo argomento ci torneremo.
 
3) Gli extracomunitari rubano il lavoro agli italiani.
Siamo sicuri? Quale lavoro? Trovatemi un italiano, un italiano solo, disposto a raccogliere i pomodori, le ciliegie, a pulire le lenzuola degli anziani non più autosufficienti ... Nessun italiano più lo vuole fare. Rimbocchiamoci le maniche e facciamo ripartire il nostro bel paese!
 
4) Chi studia tanto è antipatico.
Per niente. Anzi, può avere un repertorio più grande da cui attingere. L'ironia è una dote innata, ma la conoscenza aiuta a rendere meno banali e scontate le tue osservazioni.
 
5) I centri sociali sono pieni di drogati e spacciatori.
Da quando il Parlamento è definito "centro sociale"?
 
6) E' una brava persona, fa tanta beneficenza ...
Peccato che quello che dona è solo una parte di ciò che ha rubato!
 
7) Gli amici si vedono nei momenti difficili.
Questa è proprio la cosa più falsa che si possa dire. E' facile stare vicino a chi soffre, sta peggio di noi. Difficile è condividere una gioia, essere felici per la felicità altrui. Non cerchiamo compassione, cerchiamo chi fa della nostra felicità anche la sua.
 
8) Chi ama gli animali è molto sensibile.
Ci sono persone che amano gli animali perché è meno impegnativo ... Un animale non giudica, non chiede coerenza o rispetto. Accetta tutto ciò che viene. Viceversa, le persone sensibili hanno anche rispetto e amore per gli animali ...
 
9) E' la bellezza interiore che conta.
Falso. La bellezza esteriore conta moltissimo! Piuttosto, non esiste uno stereotipo di bellezza universale. Non sono i lineamenti che fanno la bellezza: sono la grazia dei movimenti, la profondità di uno sguardo, la cura della propria persona. E' importante l'armoniosità dei gesti, degli sguardi e delle parole, perché sono esse stesse espressione di un animo nobile.
 
10) Chi tifa Juve è un perdente.
Verissimo!

giovedì 30 maggio 2013

19. Io sono con Carolina

Carolina Girasole è l'ex sindaco del comune di Isola Capo Rizzuto, nota come personaggio anti ‘ndrangheta per aver effettuato per anni una costante lotta alla criminalità organizzata. Il 29 maggio u.s. due appartamenti che ospitano l’abitazione estiva dell’ex sindaco, ma di proprietà del suocero e del cognato, sono stati distrutti dalle fiamme. I carabinieri stanno indagando.
Ecco cosa mi fa arrabbiare: in Italia chi combatte l'illegalità viene lasciato solo e spesso paga in prima persona le conseguenze della propria onestà.
Qual è la soluzione? Magari la conoscessimo. Sicuramente "la certezza della pena" sarebbe la prima forma di garanzia per le persone che troppo spesso finiscono per diventare eroi dei nostri giorni, pagando con la vita stessa le proprie scelte di legalità.
La Magistratura ha il dovere di tutelare i cittadini onesti e di proteggerli da eventuali, troppo prevedibili, ritorsioni.
Io sono con Carolina.

mercoledì 29 maggio 2013

18. VIOLENZA

Ho appreso da poco delle morte di Franca Rame, grande donna. Pensando a lei non posso non rabbrividire al ricordo della sua grande interpretazione dello stupro. Ieri, 28 maggio 2013, la Camera ha approvato all’unanimità (545 voti su 545) la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta nei confronti delle violenza sulle donne, siglata a Istanbul nel maggio del 2011, nota come Convenzione sul femminicidio. Sembra quasi che Franca abbia pensato "OK, adesso posso andar via, le cose si stanno muovendo nel verso giusto ...". Credo che non si sia fatto, e ancora non si faccia, abbastanza per tutelare le donne. Quotidianamente assistiamo a comportamenti violenti nei confronti delle donne, e non solo fisici. Ho due bambine ed ogni giorno insegno loro il rispetto per le persone e per la vita, ma al tempo stesso, cerco di far comprendere loro quanto sia importante l'amore per se stessi. Solo amandosi, infatti, si può pretendere dagli altri il rispetto e l'amore. Nessuna donna mai deve consentire ad un uomo di usarla, deriderla, violentarla. Nessuna donna deve sentirsi colpevole se decide di non mettere al mondo un figlio per tutelare se stessa ed il figlio. La Chiesa Cattolica, maschilista, troppo spesso colpevolizza le donne che scelgono di abortire, troppo leggermente, violentemente. La violenza, dicevo, non è solo quella fisica, la violenza è soprattutto nell'atteggiamento di chi colpevolizza, di chi giudica e appella in malo modo colei che si prende l'onere di una scelta, che si fa carico di una responsabilità più grande di sé. Erri de Luca una volta ha detto che gli uomini devono effettuare grandi gesta, atti eclatanti, per essere definiti eroi; una donna dimostra di essere un'eroina ogni giorno (affermazione riportata anche ne "Il giorno prima della felicità"). Esiste una legge in Italia che consente l'"aborto terapeutico", ovvero la possibilità per una donna che porta in grembo un feto con gravi anomalie, di interrompere la gravidanza perché il suo proseguimento potrebbe causare gravi danni alla madre.
Le donne che decidono di avvantaggiarsi di questa possibilità lo fanno per salvaguardare se stesse, ma soprattutto il figlio che, una volta uscito dalla protezione del grembo materno, sarebbe sottoposto ad una vita di sacrifici, di derisioni, di emarginazione. Le donne che scelgono in tal senso lo fanno con coraggio, con dolore. Un dolore che ci si porta dietro tutta la vita! Adesso, chi si sente nella posizione di criticare, di sentenziare sul comportamento di queste donne, commette una violenza di un'entità tale, da apparire violento alla stregua di quelli che usano la violenza fisica.
Un aborto per una donna è sempre una scelta difficile, spesso devastante.
Dobbiamo provare ad amarci di più noi donne, amarci e non consentire ad alcun uomo di farci del male, mai!

martedì 28 maggio 2013

17. LUOGHI COMUNI (PRIMA PARTE)

1) I giovani non hanno rispetto per niente.
Non è vero, sono gli anziani ad essere sempre più arroganti, a non avere rispetto per niente e nessuno ed a pretendere sempre di essere rispettati, ovvero di aver ragione.

2) Non c'è più la mezza stagione.
Non è più vero da questa primavera 2013: piogge abbondanti e temperature tra i 15 ed i 22 gradi.

3) Sono sempre i migliori ad andarsene per primi.
Ci sono migliaia di delinquenti tra i 20 ed i 40 anni che muoiono in Italia ogni anno.

4) Oggi vanno tutti di fretta.
Quando io provo ad andare di fretta c'è sempre qualcuno avanti a me che mi rallenta il passo perché sta facendo una passeggiata romantica; c'è sempre l'impiegato del comune che deve far terminare la giornata di lavoro nel miglior modo, con la flemma che contraddistingue l'impiegato pubblico medio.

5) Chi semina alla fine raccoglie.
Ci sono violenti tempeste che portano via il raccolto.

6) Se una ragazza è bella, allora è oca.
Falso: io sono bella e intelligente e conosco anche oche brutte.

7) Ai vecchi tempi ci si alzava da tavola solo quando tutti avevano finito.
Vero, perché speravano che avanzasse qualcosa, oggi c'è talmente tanta roba a tavola che ci si alza per evitare di mettere su un kilo a pasto.

8) L'importante è partecipare.
Falso, l'importante è vincere.

9) Non è mai troppo tardi.
Invece sì, se vai a votare quando il seggio è chiuso?

10) Il bue dice cornuto all'asino
Verissimo! Si preoccupano della diaria dei cinquestelle e mettono in tasca milioni per i finanziamenti elettorali ...

lunedì 27 maggio 2013

16. ECOLOGIA

 

Dal greco, studio dell'ambiente. Ai nostri tempi si fa un gran parlare di ecologia, nel senso che, finalmente, si inizia a comprendere il rischio di finire i nostri giorni inondati dalla spazzatura, anche detta mondezza. Allora si parla e si straparla di eco compatibilità, si aggiunge il prefisso "eco" perché il prodotto sia diffuso ed acquistato con minori sensi di colpa. Un po' come quando una persona in sovrappeso compra i formaggi "light", sapendo che, da che mondo è mondo, un formaggio non potrà mai essere light! Allora, accettando l'idea che tutto è inquinante, che tutto produce scorie, rifiuti, si sta giustamente pensando di riciclare il riciclabile!




In realtà, sarebbe meglio eliminare il problema a monte: ridurre al minimo i rifiuti, ma anni, decenni di pessime abitudini consumistiche, hanno oramai modificato negativamente i comportamenti degli abitanti del mondo, in particolar modo di quelli "civilizzati", portando ad una produzione quotidiana di rifiuti davvero spropositata, ingestibile.
 
Tante sono le campagne di sensibilizzazione per il problema rifiuti, forse cominciate un po' tardi, ma sempre meglio che mai ... 
 

Vivo a Napoli dove l'emergenza rifiuti è diventata da diversi anni una questione di ordinaria amministrazione. Noi napoletani abbiamo vissuto esperienze a dir poco drammatiche per il proliferare dei rifiuti abbandonati per le strade. La malavita organizzata in questo l'ha fatta da padrona, sia per la produzione di rifiuti tossici, sia per la gestione  della raccolta.
Sono temi troppo scottanti e difficili da affrontare. Comincio oggi, da una bellissima iniziativa partita dalla scuola Quarati di Napoli, con la collaborazione dell'ASIA e del tanto criticato sindaco De Magistris.



Gli alunni delle quarte classi della scuola hanno cominciato ad effettuare la raccolta differenziata, anche se nel quartiere Vomero, dove risiedono, non è ancora praticata. I bambini hanno appreso nel corso dell'anno il valore della raccolta differenziata, finalizzata al riciclaggio dei rifiuti. L'iniziativa è stata accolta da tutte le famiglie degli alunni con grande entusiasmo.






Alunni e genitori, assieme alle pazienti maestre, si sono esibiti in una manifestazione che prevedeva la creazione di "opere d'arte" tutte ricavate da materiale di scarto, quadri e magliette dipinte; inoltre, tutti insieme, raccolti nel giardino della scuola, hanno dato vita ad una meravigliosa sceneggiatura di colori, canti e sorrisi.




 
Non è la soluzione a tutti i nostri mali, ma si parte da qui! A piccoli passi, si arriva in capo al mondo! 

domenica 26 maggio 2013

14.2. CONCORSO DI POESIA

ULTIMA SETTIMANA PER POTER PARTECIPARE A
"MA VIR NU POC PUR 'E PULLECE TENEN 'A TOSSE" OVVERO, PRIMO CONCORSO DI POESIA PER INCOMPETENTI
Avete tempo fino al 2 giugno 2013 per inserire la vostra poesia (basta entrare nel relativo post ed inserire la poesia tra i commenti). Le prime tre poesie (ritenute le più meritevoli dalla nota poetessa Mavirnupoc), saranno pubblicate su FB per quattro giorni (dal 3 al 6 giugno) e sottoposte alla valutazione del popolo di facebookini. L'autore della poesia vincitrice, sarà premiato con una cena con l'autrice del blog. 

venerdì 24 maggio 2013

15. IL PIACERE

Se nel leggere il titolo di questo post pensavate ad un trattato sulla ricerca del punto G, o sulla durata o intensità del piacere sessuale, resterete delusi. Il piacere, per pochi è una reminiscenza dannunziana, per tanti è la discriminante per le scelte quotidiane (lo faccio solo se mi fa piacere).
Oggi, in realtà, voglio parlare del piacere, in quanto mezzo per arrivare alle masse.
Mi spiego. Se non piaci, si sa, difficilmente vieni ascoltato, ma concentrarsi più sulla forma che sulla sostanza è oramai abitudine diffusa.
Studi sociologici attribuiscono alla diffusione della televisione, la passione per l'effimero, per l'immagine fine a se stessa. In realtà, qui non intendo approfondire l'argomento, resto sul leggero, sul superficiale, per il piacere del lettore.
Guardate Berlusconi che canta in pubblico, che si tinge i capelli, che sorride come se avesse una paresi alla faccia, per molte persone è ridicolo, per altrettante, è meraviglioso, è piacevole. Guardate Renzi con la sua parlata "giovane", con il suo giubbotto di pelle, con il suo sorrisino, molti lo trovano ridicolo, altrettanti lo trovano fantastico! Infine, perdonatemi, sono cristiana, poco cattolica, ma vogliamo parlare di Papa Francesco? Avrà fatto le stesse scuole di Berlusconi ... La croce di un metallo povero, gli abiti poco ricchi, le belle parole (non pensate alle banche pensate ai poveri), e quello stesso sorriso furbo ...
Dobbiamo piacere a tutti i costi! Perché l'opinione pubblica se ne frega se Berlusconi ha una patologia che lo rende schiavo del sesso e del denaro, e se ha contribuito alla rovina dell'Italia per salvaguardare se stesso, lui fa ridere e sorride; l'opinione pubblica se ne frega se Renzi non fa nulla di concreto per il paese ed ora dimostra di volere solo il potere, creando sconquasso all'interno del suo partito, tanto lui è simpatico e sorride; l'opinione pubblica se ne frega se il Papa non apre le casse del Vaticano, la scatola bianca dei segreti che gli ha dato Ratzinger, e dimostra quotidianamente il suo maschilismo, tanto lui è simpatico,  è un esorcista, poi ha scelto di chiamarsi Francesco, come il Santo più amato, e poi sorride!

mercoledì 22 maggio 2013

14. "MA VIR NU POC PUR 'E PULLECE TENEN 'A TOSSE" OVVERO, PRIMO CONCORSO DI POESIA PER INCOMPETENTI

"MA VIR NU POC PUR 'E PULLECE TENEN 'A TOSSE" (traduzione per i miei amici dell'estero: Anche le pulci hanno la tosse)

è il primo concorso per aspiranti poeti che possono solo continuare ad aspirare, ma non saranno mai considerati tali.

Come sempre, mi espongo in prima persona e, coraggiosamente, pubblico per prima la mia poesia.

La mia città

Quanto amore! Quale amore?
Quanta solidarietà! Quale solidarietà?
Quanto orgoglio! Quale orgoglio?
Quanta bellezza nelle tue contraddizioni!
Sei a un tempo genitore e figlio,
marito e amante.

13. GRAZIE

Molti ricorderanno ancora questo vocabolo "grazie", pochi lo usano ancora, ma sono davvero una piccola parte, tradizionalisti, amanti di questi termini desueti.
Qualche anno fa mi augurai di non sentirmi dire spesso <<grazie>> perché avrebbe significato che avevo dato più di quanto avrei dovuto, e le persone, infondo, non meritavano più del dovuto.
L'augurio ha sortito il suo effetto ... pure troppo!
Esco dal palazzo, vedo arrivare qualcuno verso di me con la palese intenzione di entrare, e gli mantengo aperto il portone, il bestio passa e non ringrazia;
vado al bar, ad una donna cade un oggetto dalla borsa e glielo raccolgo, la bestia resta in silenzio;
accompagno mia figlia a scuola, tenendola per mano, percorro la rampa di scale a ritmo lento, mi accosto alla parete per consentire il sorpasso a chi va più veloce e non sento alcun verso dall'animale scattante;
vado in ufficio con l'auto e nel parcheggio attendo pazientemente che una collega con diecimila manovre (9999 sbagliate) parcheggi la sua auto, la bestia pilota non muove neanche una mano temendo che possa passare per il classico ringraziamento da automobilista;
in ufficio, offro una caramella ai colleghi vicini, qualsiasi sia la risposta, non viene mai accompagnata dalla parolina magica, desueta.
Ieri sera rientrando a casa un ragazzo mi ha tenuto il portone aperto, l'ho ringraziato, mi ha guardato malissimo! 

martedì 21 maggio 2013

12. QUELLI CHE HANNO UN MILIONE DI AMICI SU FB E LA SERA CENANO DA SOLI

Ho aperto questo blog da soli 10 giorni e posso ritenermi contenta del riscontro ricevuto. Su Face book ho pubblicizzato la notizia tra i circa 200 "amici" e di loro solo una ventina vi ha dato una sbirciatina, una decina ha provato anche a scriverci, ma non c'è riuscita, e 6/7 hanno lasciato il loro contributo. Grazie a queste persone che hanno capito il senso di questa iniziativa, che pensano, che amano confrontarsi, e che ogni giorno mi arricchiscono con la loro partecipazione. Sono sicura che in giro ci sono tantissime altre persone che vorrebbero scrivere, ma non ne hanno avuto il tempo o semplicemente, ancora non sanno di questo blog. Lo so che la realtà virtuale è lontana dalla vita vera, ma so anche che ogni tanto mettere le persone alla prova aiuta a fare un po' di pulizia nella propria vita. Scoprire che anche questa semplice e innocua idea possa aver suscitato sentimenti di invidia, gelosia, mi fa davvero cadere le braccia. L'ho sempre detto: meglio un caffè con quattro amici, 2 volte al mese, che 100 "mi piace" su FB!    

lunedì 20 maggio 2013

11. LA RICERCA DELLA FELICITA'

La ricerca della felicità è il titolo di un gran bel film di Muccino, ed è il titolo che gran parte di noi potrebbe dare alla sua vita. Gran parte, non tutti. Ci sono persone che vivono costruendo ogni giorno un motivo per essere felici, altre che invece non sanno essere felici e trovano più semplice farsi vivere e crogiolarsi in un eterno senso di insoddisfazione.
La ricerca della felicità è essa stessa felicità. E' la passione che mettiamo in ogni gesto, in ogni azione. E' la forza e l'emozione delle nostre idee. E' la musicalità delle nostre parole. E' la bellezza di chi si prende l'onere di decidere, di scegliere e non subire le scelte altrui.
La ricerca della felicità è stancante, massacrante, ti spossa, ti lascia senza forze, ma alla fine è da questa stanchezza, da questo dispendio di energie che trai l'adrenalina per vivere e per raggiungere i tuoi obiettivi.
Amare.
O meglio, riuscire ad amare, senza farsi del male, senza imposizioni, senza compromessi, questo è il primo passo per essere felici.
Regole non esistono, non ci sono segreti per riuscire ad essere felici perché, si sa, tutto è relativo!
Mi vengono in mente le parole della mia bisnonna: per essere felice, una donna deve essere brava in cucina e in camera da letto. Beh! Anche questa potrebbe essere una formula. Siate felici.

sabato 18 maggio 2013

10. ASPETTANDO ROBIN HOOD

Premessa: non è un trattato di economia, né un insegnamento, sono solo osservazioni di una neo blogger.
La vera ricchezza di un paese la si misura sul livello di civiltà dei propri abitanti. Che in un paese convivano poveri e ricchi è naturale, ma che il divario economico tra le due categorie sia notevole, e che si allarghi sempre più, non è di un paese civile. Il concetto di "redistribuzione del reddito" è alla base della ricchezza di una nazione. Non va demonizzato il ricco in quanto tale, anzi, se la sua agiatezza proviene da fonti lecite, se è un ricco onesto, va emulato, stimato, non massacrato. Chiunque abbia tratto ricchezza dai propri studi, dalla realizzazione di un'idea o dalla costruzione materiale di un progetto, va apprezzato, ma ha il dovere di andare incontro a chi, meno fortunato, non ha raggiunto gli stessi risultati. Questo non significa che c'è una parte della popolazione che deve lavorare il doppio, anche per quelli che non lo fanno, questo lo potrebbe pensare solo un ottuso leghista. Significa semplicemente che il ricco deve qualcosa al povero perché senza di lui non avrebbe potuto conseguire la sua ricchezza e, senza una dose di fortuna, nessuna intelligenza o fatica garantisce un successo economico. In un paese civile devono funzionare i servizi pubblici per tutti, le cure devono essere accessibili a tutti, non si deve permettere che uno, dico uno solo dei propri abitanti muoia di fame. La colpa sarebbe di tutti.
Ciascuno stato dovrebbe ispirarsi a Robin Hood: togliere un po' ai ricchi per dare ai poveri.

giovedì 16 maggio 2013

9. EDUCAZIONE STRADALE

Perché si possa circolare in auto è necessario aver superato l'esame per la patente, per circolare a piedi occorrerebbe superare l'esame per ottenere il titolo di pedone. L'automobilista deve rispettare il codice della strada, in caso di infrazione viene sanzionato, giusto. Il pedone che vaga attorno ad una rotonda? Quelli che si fermano a chiacchierare appena dietro la curva? Quelli che attraversano correndo davanti alla rampa d'accesso di una superstrada? Quelli che aspettano che scatti il semaforo rosso per i pedoni per attraversare? Nessuna sanzione per loro? La sanzione peggiore poi bisognerebbe imporla a quelli che sapendo di aver scelto il posto più improbabile e pericoloso per attraversare, lanciano avanti il passeggino e urlano improperi se li spaventi con una frenata.

mercoledì 15 maggio 2013

8. AI BAMBINI CHI CI PENSA?

I bambini sono quanto di meglio ci sia al mondo! Puntualmente vengono usati per intenerire ed invogliare all'acquisto di qualsiasi cosa; per commuovere e richiedere donazioni; per emozionare e farsi compiacere. Vengono usati per "salvare" un rapporto, ma se non funziona gli si dà la colpa. I bambini vengono usati in mille modi, spesso in maniera subdola. Tutto ciò che si sta facendo per rovinare il mondo, lo si sta facendo innanzitutto contro i bambini. Mi fa rabbia, ma soprattutto mi fa tristezza. Vorrei vedere solo foto di bambini mostrate dai genitori con orgoglio, comunque siano.
Basta usare bambini per scopi biechi e meschini!

martedì 14 maggio 2013

7. LA PSICOLOGIA

Johnny, ritenuto un ritardato mentale, va a lezione di attività manuali nella scuola speciale, riceve il suo pezzo di creta e si mette a modellarlo. Poi ne stacca un pezzetto, va in un angolo della stanza e si mette a giocare con esso. L'insegnante gli si avvicina e gli dice: <<Ciao Johnny>> e Johnny: <<Ciao>>. L'insegnante chiede: <<Cos'è quello che hai in mano?>> e Johnny risponde: <<E' un pezzo di sterco di mucca>> e l'insegnante chiede ancora: <<E cosa stai modellando?>>
Il ragazzino risponde: <<Sto facendo un insegnante>> l'insegnante pensa: <<Il piccolo Johnny è regredito>>. Quindi chiama il preside che sta passando davanti alla porta dell'aula in quel momento e gli dice: <<Johnny è regredito!>>. Così il preside si avvicina a Johnny e gli dice: <<Ciao figliolo>> e Johnny: <<Ciao>>. Il preside chiede: <<Cos'hai in mano?>> e lui: <<Un pezzo di sterco di mucca>>.
<<E cosa stai modellando?>>, il ragazzo: <<Un preside>>.
A questo punto il preside manda a chiamare lo psicologo della scuola.
Lo psicologo è un tipo in gamba, si avvicina al ragazzo e dice: <<Ciao>>
Johnny risponde:<<Ciao>>
Lo psicologo:<<Io lo so cos'hai in mano>>
<<Cosa?>>
<<Un pezzo di sterco di mucca>>
<<Giusto!>>
<<E so anche cosa stai modellando>>
<<Cosa?>>
<<Uno psicologo>>
<<Sbagliato. Non ho abbastanza sterco di mucca!>>
E quello lo chiamavano un ritardato mentale!
...
Sapete qual è il momento del risveglio? Quando ci si chiede: sono io il pazzo o lo sono tutti gli altri?

(Anthony De Mello - Messaggio per un'aquila che si crede un pollo)

6. TUTTO E' RELATIVO

Basta poco per determinare il livello di soddisfazione delle nostre giornate.
Ogni giorno avremmo mille motivi per arrabbiarci, ma altrettanti per essere contenti, per fare della psicologia spicciola, si potrebbe dire che tutto dipende da noi ...

lunedì 13 maggio 2013

5. TASSA SULLA SIGARETTA ELETTRONICA

In questi giorni il governo sta studiando seriamente l'ipotesi di introdurre una tassa sulla sigaretta elettronica, l'alternativa è tassare le bolle di sapone.

domenica 12 maggio 2013

4. 2. LA PIU' BELLA POESIA PER LA MAMMA

 
http://youtu.be/SXEdtasmuas

Mamm'Emilia

In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.

In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l'accrescimento è stato immensamente meno.
Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l'ho portato con me.

Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.
Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l'inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l'insegna il figlio.
Da te ho preso le voci del mio luogo,
le canzoni, le ingiurie, gli scongiuri,
da te ho ascoltato il primo libro
dietro la febbre della scarlattina.
Ti ho dato aiuto a vomitare, a friggere le pizze,
a scrivere una lettera, ad accendere un fuoco,
a finire le parole crociate, ti ho versato il vino
e ho macchiato la tavola,
non ti ho messo un nipote sulle gambe
non ti ho fatto bussare a una prigione
non ancora,
da te ho imparato il lutto e l'ora di finirlo,
a tuo padre somiglio, a tuo fratello,
non sono stato figlio.
Da te ho preso gli occhi chiari
Non il loro peso
a te ho nascosto tutto.
Ho promesso di bruciare il tuo corpo
di non darlo alla terra. Ti darò al fuoco
fratello vulcano che ci orientava il sonno.
Ti spargerò nell'aria dopo l'acquazzone
all'ora dell'arcobaleno
che ti faceva spalancare gli occhi.
 

4. FESTA DELLA MAMMA

Buongiorno e auguri a tutti, ma proprio tutti.
Lo so, è la festa della mamma, non di tutti. E' la festa dei luoghi comuni, della retorica e di mille altre banalità, ma è soprattutto la festa di chi si sente genitore.
E con questo non voglio soltanto estendere gli auguri a tutti quelli che non hanno figli naturali, ma amano in modo materno, a quelli che vorrebbero adottare un bambino ma la legge non glielo consente, a quelli che quotidianamente insegnano ad amare. Voglio estendere gli auguri a tutti quelli che nella vita hanno amato incondizionatamente una persona, un luogo, un lavoro, un'idea.
Auguri, perché nulla vi impedisca di coltivare i vostri "figli" con la passione, la forza ed il coraggio proprie di una mamma.

sabato 11 maggio 2013

3. LEGGE BASAGLIA

Il 13 maggio del 78 entrava in vigore la legge nota a tutti come "legge Basaglia".
Alla legge ci si riferisce comunemente tramite l'associazione al nome di Franco Basaglia (psichiatra e promotore della riforma psichiatrica in Italia). Estensore materiale della legge fu lo psichiatra e politico democristiano Bruno Orsini.
Ispirandosi alle idee dello psichiatra ungherese Thomas Szasz,  Basaglia si impegnò nel compito di riformare l'organizzazione dell'assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, proponendo un superamento della logica del manicomio.
Come disse lo stesso Basaglia intervistato da Maurizio Costanzo:
« Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione. »
(Franco Basaglia)
La Legge 180 è la prima e unica legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio istituendo i servizi di igiene mentale pubblici.

2. PRIMA COLAZIONE ITALIANA

La prima colazione, si parla e si scrive da sempre sull'utilità del primo pasto della giornata. Negli ultimi anni tutte le confezioni di biscotti riportano le calorie necessarie "per iniziare bene la giornata", le pubblicità ti insegnano che i cereali associati alla frutta sono la prima colazione ideale. Insomma, questa mattina, sulla mia tavola, c'era tutto ciò che una famiglia media italiana deve possedere per iniziare la giornata con grinta grrr!
Latte, zucchero, miele, nesquik, caffè, biscotti, cereali, pane, nutella, marmellata, erano lì ad affollare il tavolo della cucina, recintati dai nostri 4 tazzoni, tutto era pronto, raduno la famiglia allegramente, giusto perché è sabato e non ci sono i ritmi frenetici dei giorni feriali, mi raggiungono tutti in cucina, li accolgo con il sorriso della casalinga orgogliosa e mia figlia maggiore, con espressione assonnata esclama: "Vorrei una crepe con la nutella!". Poi dici che non è meglio andare a lavorare ...

venerdì 10 maggio 2013

1. Sondaggino rompighiaccio

OK, ci siamo. Volevo farlo e l'ho fatto: un blog tutto mio. Un blog per chi ha voglia di commentare, di ironizzare su tutto ciò che movimenta la nostra vita. Per chi come me, non sta mai zitto, a cui non bastano i social network e tutti i siti che affollano quotidianamente il web. Rompiamo il ghiaccio, adesso.
Rispondete a questo piccolo sondaggio:
qual è l'espressione più fastidiosa in voga oggi? Quella che determina la compatibilità con il soggetto con cui vi trovate a discutere. Insomma, cosa le vostre orecchie sono stanche di sentire?